Mino Raiola è da tutti definito “il re del calciomercato”, il più bravo in questo mestiere, l’uomo che i calciatori vogliono come rappresentante.
La sua storia è semplice: nato in Italia, trasferitosi subito in Olanda con la famiglia, grazie alla pizzeria del padre conosce i primi calciatori, ne diventa agente e inizia la sua cavalcata nel mondo del Pallone. Primo grande colpo portare Bergkamp all’Inter per 20 miliardi delle vecchie lire. Parla sei lingue e ha centri di rappresentanza in Brasile, Repubblica Ceca e Paesi Bassi. E’ stato l’agente di Nedved, oggi lo è di Mattoni, Kerlon, Grygera, Maxwell e per finire in bellezza Ibrahimovic e Balotelli.
Nessunomette in dubbio che Raiola sia un gran professionista, riesce a far contenti i presidenti e i suoi assistiti. Ma in che modo?
Usa atteggiamenti alquanto “astuti” per arrivare dove vuole. Famosa è una sua comparsa nelle intercettazioni del 2004, prima del traserimento di Ibra in bianconero si socopre che lo svedese vuole cambiare aria per problemi nello spogliatoio con Van der Vart e vediamo che tattica Raiola utilizzi
per forzare la cessione del campione dall’Ajax alla Juve: “Tu e Ibra continuate a fare la guerra – dice Moggi– non mandarlo ad allenarsi. Il Lione e il Monaco offrono 20 milioni? Ibrahimovic viene alla Juve per 12 milioni, a questo ci devi pensare tu”. Metodo direi poco proffessionale, molto molto molto irrispettoso. Irrispettoso come sono i suoi assistiti, che da professionisti si trasformano in principesse e devono ottenere tutto quello che volgiono.
Gli esempi più eclatanti li abbiamo con Ibrahimovic nell’Inter l’anno scorso. E’ riuscito a creare e ad inventarsi mille problemi pur di arrivare dove voleva, cioè al Barca, persino ad aprire una falda con i tifosi che lo adoravano. Un altro caso che si sta sviluppando ora è quello di Balotelli. Sta cercando in tutti i modi di crearsi antiptie con il suo attggiamento arrogante per motivi a noi oscuri (un aumento di ingaggio? Una voglia di cambiare aria? mah…). Persino Maxwell è andato via dall’Inter, e ancora non si è capito il perchè avesse problemi con la società, forse perchè rientrava nella trattaviva del Barca? Che pagando uno sproposito Ibra è riuscita ad arrivare a uno dei migliori esterni sinistri a un prezzo modico e irrisorio, 4 mln di€.
Queste sono solo supposizioni ovviamente, e non giustificano atteggiamenti sbagliati dei calciatori, che si dimenticano di essere uomini strapagati per quello che fanno e si permettono simili comportamenti. Ma, grazie anche alle intercettazioni, sappiamo, forse, qual’è il metodo Raiola. Esasperare le società di appartenenza dei suoi assistiti al fine di ottenere ciò che il calciatore vuole, che sia una cessione o un aumento, facendo sempre la figura del salvatore di interessi (che poi sono anche i suoi) di entrambe le parti. Un mastro mediatore quindi, il migliore senza dubbio, ma sotto il profilo umano certi trucchetti mi lasciano alquanto dubbioso. Inoltre si rischia di rovinare irreversibilmente l’immagine se non la carriera di alcuni fuoriclasse, che diventano troppo vip e poco sportivi.
Saluti, Alessio
Proffessionista, proffessionale…ma non sei italiano, vero? Spero di no, perché se no prima di scrivere articoli, ti consiglierei di imparare a scrivere in senso stretto. Niente da dire sull’articolo, ma cura l’italiano!
Giusto! Sono errori di distrazione visto che principalmente scrivevo la notte, comunque hai ragione…niente da dire sul commento, ma evita battutine inutili per sentirti superiore dietro un monitor firmandoti xxx…grazie per essere passato e aver letto